Oltre alla dichiarazione doganale (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per qualsiasi spedizione (salvo all’interno dell’Unione europea), le spedizioni destinate a Capo Verde devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
In due o tre copie, deve contenere i riferimenti abituali e può essere redatta in lingua portoghese o inglese.
b) Documento EUR.1
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti comunitari importati conviene presentare un documento EUR.1 che servirà per giustificare l’origine dei prodotti.
Le spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato, possono dar luogo all’emissione di una dichiarazione. La stessa deve essere redatta su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva il prodotto in modo tale da poterlo identificare.
La dichiarazione è la seguente:
“L'esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°…(1)
dichiara che, tranne indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale”.(2)
(Luogo e data)
(firma dell'esportatore e indicazione, a chiare lettere, del firmatario)
Le regole relative all'emissione e all'utilizzazione di questi documenti sono riportate nell'Allegato X.
c) Certificato di origine
Nell`ambito del controllo di conformità dei prodotti importati, è richiesto un certificato di origine.
Le regole relative all’emissione e utilizzazione dei certificati di origine sono precisate nell’Allegato XI.
e) Certificato fitosanitario
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.(3)
f) Certificato sanitario
Necessario per le carni e prodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne, etc..) si consiglia di informarsi presso i servizi veterinari delle ASL di appartenenza o presso il proprio importatore. (4)
g) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto
Da sapere: Capo Verde ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961.(5)
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
c) Assicurazione trasporto
E’ obbligatorio un’assicurazione locale per il trasporto internazionale di merci a Capo Verde.
d) Certificato d’imbarco obbligatorio
Non richiesto
e) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene al momento non vi sia alcun obbligo in proposito, prima dell’invio si suggerisce di informarsi presso il Ministero per l’agricoltura, infatti i paesi che fanno parte della convenzione internazionale per la protezione dei vegetali (CIPV) possono applicare al momento dell’importazione, le norme fitosanitarie previste dalla normativa NIMP-15 FAO.
Fuso orario: - 2h rispetto all'Italia, - 3h quando in Italia vige l'ora legale
Arcipelago di dieci isole nell’oceano Atlantico, situato in posizione strategica a circa cinquecento chilometri dalla costa del Senegal. Il Paese, colonia portoghese fino al 1975, ha una popolazione al 90% cattolica e rappresenta oggi il risultato dell’incontro e della reciproca influenza culturale tra l’Africa e l’Europa.
Privo di risorse naturali, Capo Verde è tuttavia tra le Nazioni più dinamiche dell’Africa, con un tasso di alfabetizzazione e una speranza di vita tra i più alti del continente. Le condizioni climatiche saheliane, l’isolamento e le modeste dimensioni del territorio sono sempre stati fattori limitanti. Lo sviluppo del Paese è stato comunque favorito da un abbondante afflusso di aiuti esterni e da un ambiente favorevole agli investimenti grazie a politiche lungimiranti, che hanno contribuito a un costante progresso economico da vent’anni a questa parte. L’economia è dominata dal settore dei servizi — turismo, trasporti, commercio — che copre oltre il 70% del prodotto interno lordo, ma ha una voce importante anche la pesca.
Grazie anche alle rimesse degli emigrati, dal 2007 Capo Verde è uscito dal numero dei Paesi in via di sviluppo ed è entrato nella fascia dei Paesi a medio reddito nella classificazione della Banca mondiale. Nel frattempo Capo Verde, che ha stretti rapporti con Brasile e Angola, anch’essi Paesi lusofoni, oltre che con la Cina, è diventato da diversi anni un luogo di investimenti stranieri, talora controversi quanto alla speculazione immobiliare.
Per il futuro prossimo, l’arcipelago sembra puntare sull’high-tech e sui servizi, in particolare sviluppando il settore della tecnologia delle informazioni e delle comunicazioni e dell’alta formazione e dell’eccellenza.
Sul piano politico e sociale, gli obiettivi dell’immediato futuro sono il miglioramento dello standard di vita della popolazione, la riduzione della povertà e una stretta integrazione con l’Unione europea, che ha riconosciuto a Capo Verde lo status di Paese associato.
Il 23 luglio 2008, i paese è diventato il 153° membro dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Praia ha tempo fino al 2018 per raggiungere i target previsti dalla WTO relativi alla regolamentazione del commercio, all’adeguamento della legislazione in materia e al diritto d’autore.
Capo Verde appartiene all’Unione africana ed è membro della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Economic Community of West African States ECOWAS).
Il paese fa parte dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) che sono legati all'Unione europea da un accordo di partenariato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed entrato in vigore nel 2003. All’interno è prevista la realizzazione di accordi di partenariato economico (APE) che l'UE negozia con sette regioni dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico. Solo la regione dei Caraibi ha firmato un accordo globale. I negoziati con l'UE di questo gruppo sono in corso e dovrebbero portare alla conclusione di un accordo limitato, in un primo momento, agli scambi di merci.
A maggio 2017 l’Unione Europea ha approvato l’istanza del governo di Capo Verde per l’esenzione dall’obbligo di pagamento dei dazi doganali sui prodotti della pesca per dodici mesi.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario
Visto d’ingresso: necessario, da richiedere presso l’Ambasciata di Capo Verde a Roma o presso i Consolati Onorari di Torino, Firenze, Palermo e Napoli.
Visto per affari
- passaporto valido almeno 6 mesi
- due foto tessera
- modulo di richiesta del visto
- lettera di sponsorizzazione della ditta italiana rappresentata da chi richiede il visto
- lettera d’invito da parte di una ditta o di un ente che si trova a Capo Verde
- tempi di rilascio: 7 giorni
Visto per Turismo
- fotocopia a colori del passaporto valido almeno 6 mesi
- foto tessera
- modulo di richiesta del visto firmato
- prenotazione del volo di andata e ritorno
- tempi di rilascio: 7 giorni
È possibile anche l’acquisto alla frontiera, al costo di circa 50 Euro (circa 25 euro per i viaggi organizzati da tour operator).
INDIRIZZI UTILI
In generale si consiglia, prima di avviare un qualsiasi rapporto di affari, di contattare l’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata a Dakar, oppure il Centro di promozione degli investimenti e delle esportazioni “Cabo Verde Investimentos” (ex PROMEX) a Praia, al fine di raccogliere le più ampie informazioni sul Paese e sul settore economico nel quale s’intende operare. Esistono, altresì, due Camere di Commercio, una per le isole di “Barlavento” (Sal, Sao Nicolau, Santo Antao, Sao Vicente) e l’altra per le isole di “Sotavento” (Santiago, Fogo, Brava, Maio).
Nel Paese NON è presente una Ambasciata d'Italia.
L’Ambasciata d’Italia competente è l’Ambasciata d'Italia a DAKAR (in Senegal)
Camera di Commercio di Barlavento Indirizzo: Rua Boa Vista, Bloco A n. 45 Esquerdo C.P. 728, Mindelo – S. Vincente Tel: 00 238 328495; Fax: 00 238 328496 E-mail: cciasb@cciasb.org Sito web: www.cciasb.org
Camera di Commercio di Sotavento Indirizzo:Avenida AUA n. 39 – Achada de Santo Antonio Praia, Praia – Ilha de Santiago Tel: 00 238 2615352;Fax: 00 238 2617234 E-mail: cciss@cvtelecom.cv
(1) Se la dichiarazione su fattura è fatta da un esportatore accreditato, in questo punto deve essere riportato il numero di autorizzazione. In caso contrario, la dicitura tra parenesi deve essere omessa o lo spazio lasciato in bianco.
(2) L'origine dei prodotti deve essere riportata nello spazio tra le parentesi (...). Queste informazioni sono facoltative se sono riportate all'interno del documento.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(4) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
(5) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.