Mercato unico e unione doganale
Il mercato interno dell’Unione europea è un mercato unico nel quale merci, servizi, capitali e persone circolano liberamente e all’interno del quale i cittadini europei possono liberamente vivere, lavorare, studiare o fare affari.
La libera circolazione delle merci è uno dei pilastri dell’Unione europea: il principio si applica alle stesse condizioni per tutte le merci movimentate all’interno dell’Unione, anche se provenienti da paesi terzi (ad eccezione di quelle che presentano rischi per i consumatori, la salute pubblica o l’ambiente).
Nel mercato unico, si parla quindi di vendita e non di esportazione. I 27 paesi dell'Unione europea ammettono l'entrata sul loro territorio di merci che abbiano carattere unionale, senza pagamento dei diritti doganali e senza formalità alla frontiera. Hanno questo carattere le merci:
- originarie degli Stati dell'Unione europea
- in libera pratica nell'Unione europea.
In sostanza, nell'ambito dell’unione doganale le autorità doganali di tutti i paesi membri collaborano come se fossero un'unica entità; applicano le stesse tariffe alle merci importate nel loro territorio dal resto del mondo. I controlli doganali alle frontiere esterne dell'UE tutelano i consumatori dalle merci e dai prodotti potenzialmente pericolosi o nocivi per la salute. Le dogane dell'UE lottano anche contro le frodi fiscali e sui dazi doganali da parte di imprese e privati cittadini, che privano i governi nazionali di risorse vitali per la spesa pubblica.
Tutte le norme relative a questi aspetti sono state infine riunite in un unico atto legislativo: il nuovo Codice Doganale Unitario, adottato con il Regolamento UE 952/2013, che ha inteso riformare la materia doganale, in particolare introducendo le misure necessarie per completare il passaggio ad un ambiente informatizzato e privo di supporto cartaceo, nonché alcune disposizioni che rafforzano una rapida concessione delle agevolazioni a favore degli operatori economici affidabili (AEO). Il CDU è entrato in vigore a partire dal 1 giugno 2016.
Territorio doganale unionale
Il territorio doganale dell’UE non coincide esattamente con la somma dei paesi che ne fanno parte, in quanto alcune zone sono espressamente escluse (art. 4 del Regolamento UE 952/2013): Isole Faer Oer e Groenlandia (Danimanrca); Isola di Helgoland e territorio di Busingen (Germania); Ceuta e Melilla (Spagna); Territori d'oltremare francesi (TOM); Livigno (Italia). Al contrario, rientrano nel territorio doganale dell’Unione, benché non ne siano membri, il Principato di Monaco e San Marino, nonché i Dipartimenti d'oltremare francesi (DOM).
Lo spazio Schengen
Lo spazio e la cooperazione Schengen si basano sul trattato di Schengen del 1985. Lo spazio Schengen rappresenta un territorio dove la libera circolazione delle persone è garantita, in quanto gli Stati firmatari del trattato hanno abolito tutte le frontiere interne sostituendole con un'unica frontiera esterna e applicano regole e procedure comuni in materia di visti, soggiorni brevi, richieste d'asilo e controlli alle frontiere. Contestualmente, per garantire la sicurezza all'interno dello spazio di Schengen, è stata potenziata la cooperazione e il coordinamento tra i servizi di polizia e le autorità giudiziarie.
I cittadini italiani in possesso di un documento d’identità in corso di validità (carta d’identità o passaporto) possono liberamente circolare all’interno dell’area Schengen ma il documento d’identità deve essere esibito in caso di richiesta da parte delle Autorità locali.
Oggi, lo spazio Schengen comprende la maggior parte dei paesi dell'UE, ad eccezione di Cipro e Irlanda. Bulgaria e Romania sono stati gli ultimi due Stati membri in ordine di tempo ad aderire all'area Schengen (dal 31 marzo 2024). Rientrano inoltre nell’area Schengen Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare la Carta Doganale del Viaggiatore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
|
|
L'Unione europea conta 27 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
L’Unione europea è un’unione economica e politica, unica nel suo genere, composta ad oggi da 27 paesi.
L'UE non ha sempre avuto le dimensioni attuali: l’Unione che conosciamo oggi affonda le sue radici in diversi trattati firmati all’indomani della Seconda guerra mondiale, volti alla promozione della cooperazione economica. Nel 1958 fu così creata la Comunità economica europea, con l’obiettivo iniziale di intensificare e facilitare gli scambi commerciali tra sei paesi fondatori: Belgio, Francia, Germania Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.
Da allora hanno aderito altri 22 paesi (da ultima la Croazia a partire dal 1 luglio 2013). Con il referendum sulla Brexit del 23 giugno 2016, il Regno Unito ha votato a favore dell'uscita dalla UE che è divenuta ufficiale a partite dal 31 gennaio 2020.
Si è formato così un enorme mercato unico che consente alle merci, ai servizi, ai capitali e alle persone di circolare liberamente, grazie all’abolizione dei controlli alle frontiere tra la maggior parte dei paesi dell’UE.
Quella che era nata come un’unione puramente economica è diventata nel tempo un’organizzazione attiva in numerosi settori diversi, fra i quali clima, ambiente, salute, relazioni esterne e sicurezza, giustizia e immigrazione.
L'euro come valuta ufficiale
L'euro è la valuta ufficiale di 20 paesi dell'Unione europea che costituiscono l'area dell'euro, nota anche come eurozona o zona euro.
Alcuni paesi dell'UE non soddisfano ancora i criteri necessari per aderire alla zona euro (Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria, Svezia) mentre la Danimarca ha deciso di non parteciparvi.
Fanno, inoltre, parte della zona euro una serie di regioni geograficamente al di fuori del continente europeo:
- Azzorre e Madera (Portogallo)
- Isole Canarie (Spagna)
- Ceuta e Melilla (Spagna)
- Guyana francese
- Isole francesi dei Caraibi
- Mayotte e Riunione (Francia)
- Saint Pierre e Miquelon (Francia)
L'euro è anche la valuta di alcuni paesi extra UE: Andorra, Monaco, San Marino, Città del Vaticano, Kosovo e Montenegro.