Egitto

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 

Oltre alla dichiarazione in dogana usualmente richiesta, salvo all'interno dell'Unione europea (DAU dematerializzata o suo equivalente), le spedizioni con destinazione Egitto devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.

Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 

a) Fattura commerciale

Redatta preferibilmente in lingua inglese e almeno in quattro copie, deve essere vistata dalla Camera di commercio di competenza. Per i prodotti non originari dell'UE potrebbe essere richiesta anche la legalizzazione da parte del Consolato egiziano.

Si segnala la necessità di includere il nome dell'aeroporto di partenza sulla fattura (è opportuno verificare con l'importatore). Inoltre, nell'indicare l'indirizzo di destinazione, è necessario menzionare il nome completo "Repubblica araba d'Egitto". 

Una volta emessa, la fattura deve essere trasmessa per via elettronica all'importatore al fine di ottenere la "Dichiarazione avanzata di informazioni sul carico" (Advanced Cargo Information Declaration - ACID) istituita dalla legge doganale del 12 novembre 2020. Il numero ACID deve figurare sulla fattura commerciale così come il numero di partita IVA dell'importatore e il numero di registrazione dell'esportatore nel suo Paese (si veda anche la sezione "Pre-dichiarazione ACID).

 

b) Documento EUR.1 o EUR-MED

Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti di origine UE, è necessario produrre un certificato EUR.1 o EUR-MED che servirà a destinazione come giustificativo di origine.

Per spedizioni di importo inferiore a 6.000 euro è sufficiente una dichiarazione dell'esportatore, resa su fattura, buono di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.

 

La dichiarazione è la seguente:

L`esportatore dei prodotti coperti dal seguente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, i prodotti hanno origine preferenziale....(indicare l`origine dei prodotti).

cumulo applicato con...¨.(nome del o dei paesi)

nessun cumulo applicato¨ (conviene riempire la prima menzione o barrarla in funzione dell’esigenza o meno di un cumulo di origine pan-euromediterraneo (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:219:0019:0020:IT:PDF)

 

.......(luogo e data)

.......(firma dell`esportatore e indicazione, per esteso, del nome del firmatario).

 

c) Certificato di origine

Per i prodotti di origine comunitaria che non possono beneficiare del documento EUR.1 e per i prodotti non comunitari, viene richiesto un certificato di origine.

Il certificato dovrà essere redatto sul formulario comunitario. Dovrà essere legalizzato se richiesto dal cliente.

 

d) Certificato fitosanitario (1) 

E` richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali.

 

e) Certificato sanitario per le carni (2)

Necessario per le carni ed i sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne ecc.) è rilasciato dalle ASL di appartenenza.

 

f) Certificato di macellazione (3)

Per le carni, secondo il rito islamico.

 

g) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici (4)

Sulla base delle informazioni fornite dall’esportatore, il certificato attesta che i prodotti spediti sono conformi alla legislazione italiana ed in libera vendita in Italia/UE. 

 

Da sapere: In termini di standard, l'Egitto riconosce gli standard ISO; accetta anche standard europei, standard nazionali francesi, britannici, giapponesi e americani. Il principale organismo di standardizzazione è l’Egyptian Organization for Standardization - EOS).

Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, adi libera vendita, ecc.) devono essere legalizzati in anticipo.

 

CONTROLLO DELLE MERCI

 

Il controllo di conformità è stato esteso a molti prodotti dal 16 marzo 2016. L'elenco completo è disponibile sul sito web GOEIC.

I conttroli, da effettuare prima della spedizione, sono affidati a determinate società, selezionate dalle autorità egiziane (SGS Italy).

Oltre al controllo preventivo di conformità, è prevista la registrazione di fabbricanti o proprietari di marchi, sempre sul sito web GOEIC. Questa registrazione richiede la presentazione di diversi documenti, inclusa la certificazione ISO 9001. I documenti richiesti devono essere tradotti in arabo e legalizzati dalla Camera di commercio competente e dal consolato egiziano. È consigliabile, come primo passo, effettuare la registrazione manualmente inviando i documenti a un referente locale (contattare in particolare le società di controllo).

 

Nota: dal febbraio 2021, l'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare (NFSA) ha assunto la responsabilità della valutazione della conformità dei prodotti alimentari. Pertanto, per effettuare controlli alimentari, le aziende devono essere accreditate da questo ente.

 

TRASPORTO, IMBALLAGGIO

 

a) Documenti di trasporto

I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 

b) Lista dei colli

Questa lista ricapitola tutte le merci esportate e specifica i volumi, il numero di colli, casse, contenitori e l'esatta quantità delle merci.

Il numero ACID deve apparire sulla bolla di accompagnamento, insieme al numero di partita IVA dell'importatore e al numero di registrazione dell'esportatore nel suo Paese (Vedi sezione "Pre-dichiarazione ACID").

 

c) Pre-dichiarazione ACID

Per facilitare gli scambi commerciali, le autorità egiziane hanno istituito il sistema "ACI - Advanced Cargo Information". Si tratta di un sistema elettronico volto alla dematerializzazione delle procedure doganali, introdotto dalla legge doganale egiziana n. 207 del 12 novembre 2020.

Il sistema ACI richiede all'importatore di sottoporre alle Autorità egiziane una pre-dichiarazione con le informazioni relative alla spedizione (ACID - Advanced Cargo Information Declaration) ed è obbligatoria per le merci trasportate via mare già dal 1 ottobre 2021. Per il trasporto aereo, la piena attuazione dell'ACI era inizialmente prevista per il 1° gennaio 2023 ma è stata rinviata fino a nuovo avviso. Dal 15 maggio 2022 il sistema ACI potrà comunque essere utilizzato in fase di test per le merci trasportate per via aerea.

L'esportatore ha l'onere di trasmettere i dati e la documentazione relativi all'operazione, tramite la piattaforma Cargo X, almeno 48 ore prima della partenza del carico.

Le informazioni richieste sono essenzialmente le seguenti:

denominazione/ragione sociale, tipologia di esportatore (società, affiliato o altro), indirizzo completo e indirizzo di posta elettronica dell'esportatore; numero di registrazione come esportatore autorizzato; partita IVA dell'importatore; porto di esportazione; dati del carico; dati di fatturazione; codice HS; quantità/peso delle merci.

L'importatore dovrà inserire le informazioni ricevute nel sito dello "sportello unico nazionale per l'agevolazione del commercio estero egiziano - nafeza". Una volta caricati tutti i dati richiesti, l'importatore e la Banca riceveranno il numero ACID via e-mail. Il numero ACID deve apparire sulla polizza di carico e sulla fattura commerciale (insieme al numero di partita IVA dell'importatore e al numero di registrazione dell'esportatore nel suo Paese).

I documenti così compilati devono accompagnare la merce ed essere presentati alle autorità doganali dal vettore. In caso contrario, la merce non può essere sdoganata e deve essere rispedita al mittente.

Inoltre, gli esportatori sono invitati ad apporre un "codice GS1" sulle scatole e sugli imballaggi dei prodotti importati. Si tratta di un codice a barre di 14 cifre necessario per garantire la tracciabilità e l'identificazione delle merci tramite l'Electronic Product Code Information Services (EPCIS ). Il sistema GS1 interagisce con il sistema ACI (Advance cargo information). Qualora non sia possibile l'utilizzo del codice GS1, l'esportatore ha l'obbligo di specificare in fattura il prodotto e il numero del lotto.

Per ulteriori informazioni, si consiglia di visitare il sito web di nafeza.

 

d) Assicurazione trasporto

Non vi sono obblighi di assicurazione locale per le merci esportate verso il paese.

 

e) Trattamento degli imballaggi in legno

Dal 1° ottobre 2005, gli imballaggi in legno destinati all`Egitto devono essere trattati ed etichettati secondo la norma NIMP-15 FAO.

Per ulteriori informazioni e per i paesi aderenti è possibile consultare il documento sul seguente indirizzo Internet: https://www.ippc.int/countries/egypt

Da sapere: I requisiti di imballaggio e etichettatura sono molto importanti in Egitto. Tutti i prodotti devono essere identificati da un codice a barre. La durata di conservazione dei prodotti deve essere riportata sui prodotti alimentari ma anche sui prodotti farmaceutici. Il paese di origine deve essere specificato.

 

SPEDIZIONE TEMPORANEA

 

Carnet ATA  

Il Paese non aderisce alla Convenzione ATA.

 

Capitale: Il Cairo (10.100.166 ab. 2020)

Principali città: Alessandria, Assuan

Superficie: 1.010.000 km²

Popolazione: 107,4 milioni (2023)

Religione: Musulmani 85%; cristiani copti 15%

Lingue ufficiali: arabo 

Moneta: Lira egiziana (LE)

PIL: 394 miliardi $ (2019)

PIL/pro capite3.830 $ (2021)

Settori economici:gas naturale e petrolio; agricoltura (frumento, legumi, cotone)

 

Export italiano verso il paese:
EGITTO
202120222023gen-ago 2023gen-ago 2024
Totale (mln. €)3.799,73.743,73.324,792.107,841.790,16
Variazione (%)23,5-1,4-11,3 -15,1

La Repubblica Araba d'Egitto è uno Stato del Nord Africa (inclusa la Penisola del Sinai, l'Egitto fa parte anche dell'Asia). La principale parte abitata del paese si estende ai lati del fiume Nilo. Vaste aree dell'Egitto sono coperte dalle sabbie del Sahara e sono disabitate.

Dall'aprile 2008 l'Egitto è diviso in 29 muhāfaza, o governatorati. In genere i Governatorati prendono il nome dalla città principale. Ogni Governatorato è retto da un governatore che viene designato dal presidente della repubblica. 

 

L'Egitto è un membro della Lega Araba e fa parte della Grande Zona araba di libero commercio. L’Egitto è anche membro di COMESA (Mercato comune per l'Africa orientale e meridionale). Partecipa all’accordo d’Agadir. L'Egitto ha inoltre ratificato l'accordo che ha istituito la ZLECAF  (Zona di libero scambio continentale africana).

 

L'Egitto è membro del WTO dal 30 giugno 1995.

 

Fa parte del partenariato euro-mediterraneo (Unione per il Mediterraneo) e partecipa alla politica di vicinato dell'UE.

 

L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e l'Egitto è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.


Un accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione e che integra un accordo di libero scambio è stato firmato il 25 giugno 2001 tra l'Unione europea e l'Egitto. Le disposizioni commerciali dell'accordo sono entrate in vigore nel gennaio 2004.


Mentre il commercio di beni industriali è stato ampiamente liberalizzato, nel 2010 è stato raggiunto un accordo specifico per liberalizzare ulteriormente il commercio di prodotti agricoli e della pesca.


Nel 2013 la Commissione europea ha deciso di aprire nuovi negoziati con l'Egitto per approfondire l'accordo esistente e ampliarlo per trattare argomenti quali misure sanitarie e fitosanitarie, protezione degli investimenti, appalti pubblici, ecc. L'obiettivo di questo accordo di libero scambio globale e approfondito (Deep and Comprehensive Free Trade agreement - DCFTA) è quello di integrare economicamente questo paese nel mercato unico europeo.

 

Nuove regole di origine sono state incorporate nell'accordo e sono entrate in vigore il 1° febbraio 2016. Esse derivano dalla Convenzione regionale sulle regole d'origine preferenziali pan-euro-mediterranee.

Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'accordo globale tra l'UE e l'Egitto è disponibile sul sito web Commissione Europea-DG commercio.


La politica di importazione comporta alcune restrizioni in campo sanitario (obbligo di autorizzazione all'importazione).

 

Dal 12 marzo 2021 l'UE ha revocato le sanzioni commerciali precedentemente applicate nei confronti di alcuni soggetti fisici e morali.

 

A causa dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, le autorità egiziane hanno temporaneamente vietato l'importazione di alcuni prodotti come zucchero (con alcune eccezioni), piastrelle di ceramica e gres porcellanato, al fine di tutelare il mercato locale. Per ulteriori informazioni, è consigliato contattare il tuo importatore e le amministrazioni interessate come il GOEIC.
 

Le regole per esportare in Egitto

 

La base normativa di tali novità sono i Decreti n. 992/2015 e n. 43/2016.

In particolare le principali novità riguardano:

 

- Il pagamento delle fatture d’importazione può avvenire solo tramite il canale bancario, presentando la documentazione utile per lo sdoganamento. Le banche egiziane quindi non possono più accettare la documentazione trasmessa dalla clientela importatrice, inclusi quindi i pagamenti anticipati prima della spedizione, ma esclusivamente crediti documentari (o lettere di credito).

ATTENZIONE: Diverse fonti indicano che con lettera del 12 febbraio 2022 la Banca Centrale Egiziana ha raccomandato alle banche locali di applicare rigidamente le disposizioni sopra riportate. Questa misura si applicherebbe a tutte le importazioni spedite via mare o via aerea dal 12 febbraio 2022 e dovrebbe essere generalizzata a partire da marzo 2022. Tuttavia, sarebbero consentite eccezioni per le importazioni:

partite prima dell’emanazione delle nuove istruzioni;

trasmesse da società madre a società controllata;

di prodotti alimentari e sanitari;

per spedizioni espresse di valore inferiore a 5.000 USD.

- Nelle fatture di accompagnamento alla merce devono comparire il codice ACID (vedi scheda Documenti Export) e i dati identificativi del produttore (partita IVA  e numero di registrazione come esportatore autorizzato).


- I Certificati di Origine devono essere sottoposti previa autenticazione dell’Ambasciata egiziana o del consolato presente nel paese dell’impresa esportatrice.

 

- Le imprese che intendono esportare prodotti in Egitto devono registrarsi presso il Ministero del Commercio Estero Egiziano, il quale attesterà che l’azienda è dotata di un “Sistema di Controllo Qualità" e gli impianti usati sono conformi agli standard ambientali, alle norme sul lavoro e ai trattati internazionali.
 

La registrazione avviene attraverso il GOIEC (General Organization for Import & Export Control) sul cui sito c’è una sezione informativa dedicata a tali formalità. Attraverso il sito è anche possibile inviare la domanda di registrazione in modalità online, allegando tutta la documentazione richiesta nel decreto 43/2016 sono specificati i documenti necessari da allegare (dal sito: http://www.goeic.gov.eg/en/site/index).

 

L'organismo mette, altresì, a disposizione un call center operativo, anche in lingua inglese, http://www.goeic.gov.eg/en/contactUs/default/callCenter/m/3-3

PASSAPORTO E VISTI

Passaporto/Carta d’identità: le Autorità di frontiera egiziane consentono l’ingresso nel Paese con i seguenti documenti:
  • passaporto con validità residua di almeno sei mesi alla data di arrivo nel Paese;

  • solo per turismo, carta d'identità cartacea o elettronica valida per l’espatrio con validità residua superiore ai sei mesi, accompagnata da due foto formato tessera necessarie per ottenere il visto che si richiede alle locali Autorità di frontiera all’arrivo nel Paese (in mancanza delle foto NON viene rilasciato il visto di ingresso), si raccomanda pertanto di munirsi delle foto prima della partenza dall'Italia.

Si segnala che le Autorità di frontiera egiziane NON consentono l’accesso nel Paese ai viaggiatori in possesso di carta di identità elettronica con certificato di proroga (cedolino cartaceo di proroga di validità del documento); ugualmente, la carta di identità cartacea con validità rinnovata mediante apposizione di timbro sul retro del documento NON è più accettata. Si raccomanda in tal caso di utilizzare altro tipo di documento (passaporto), onde evitare il respingimento alla frontiera.
Qualora in possesso di una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, si prenda visione dell’Approfondimento “Prima di partire – documenti per viaggi all’estero”.

Visto d’ingresso: obbligatorio, da richiedere presso i Consolati e l’Ambasciata d'Egitto o solo in caso di turismo direttamente negli aeroporti dietro pagamento di 25 dollari USA o ammontare equivalente in euro. Nel caso di ingresso in Egitto con la carta d’identità, il visto verrà apposto su un apposito tagliando da compilare all’arrivo, previa consegna di due foto tessera (che devono essere portate con sé dall’Italia).
Al fine di evitare il rischio di respingimento alla frontiera ed all’arrivo negli aeroporti egiziani, si raccomanda di attenersi alle indicazioni relative ai documenti di viaggio (carta di identità/passaporto) riportate alla voce “Informazioni Generali - Documentazione necessaria per l'accesso al Paese”.
Si ricorda che il visto turistico viene rilasciato solo a tale fine e che non è possibile svolgere alcuna attività professionale o lavorativa, specie di carattere giornalistico o fotografico. Si ricorda che solo i giornalisti, fotografi o cineoperatori muniti di tesserino stampa e di lettera di incarico di una testata radio-televisiva o da parte di una testata possono richiedere accreditamento stampa temporaneo al Press Office egiziano (si veda la sezione “Informazioni per la stampa” sul sito http://www.ambilcairo.esteri.it/)
 
INDIRIZZI UTILI
 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
Ambasciata d’Egitto: http://www.mfa.gov.eg/Rome_Emb
Consolato generale d’Egitto a Milano: http://www.mfa.gov.eg/Milan_Cons
 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN EGITTO
Ambasciata d'Italia al Cairo: www.ambilcairo.esteri.it 
Consolato al Cairo: www.consilcairo.esteri.it
Consolato Generale ad Alessandria: www.consalessandria.esteri.it

 

ICE-AGENZIA

 

CAMERE DI COMMERCIO
Camera di Commercio Italiana per l'Egitto: www.cci-egypt.org
Dakahleya Chamber of Commerce: http://www.dkchamber.gov.eg/

 

MINISTERI
Ministero degli affari esteri
Minister of Communications and Information Technology
Ministero dell’Economia e della Cooperazione Internazionale
Ministero dell’industria e del commercio estero
The Cabinet of Ministers
Ministero della Difesa
Ministero dell’elettricità e dell’energia
Ministry of Petroleum and Metallurgical Wealth
Ministero dello sviluppo locale
Ministero dello stato per le questioni ambientali
Ministero della giustizia
Ministero degli interni
Ministero delle finanze
Ministero dei trasporti
Ministero della cultura
Ministero della salute e della popolazione
Ministry of Agriculture and Land Reclamation
Ministero degli investimenti
Ministero della pianificazione e della cooperazione internazionale
Ministero delle forniture e del commercio interno
Ministero dello stato per lo sviluppo amministrativo
Ministero dell’informazione

 

ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI

 
Agenzia del turismo
Egyptian Businessmen Association (EBA)
General Authority for Investment
Egyptian Export Promotion Center
Social Fund for Development
IDSC Information and Decision Support Centre
Istituto Italiano di Cultura
Normalizzazione/Standard
Servizio Informativo di Stato
Dogane
Egyptian Energy and Environment association
Egyptian International Trade Point
Central Agency for mobilization and Statistics
E-Tenders Portal
Business Portal

 

TRASPORTI

 
Cairo International Airport
National Authority for Tunnels
Maritime Transport Sector
Egypt Air
Shokna Port

 

ORGANISMI INTERNAZIONALI

 
Delegazione dell’Unione Europea in Egitto
African Development Bank
The World Bank - Cairo
United Nation Development programm
International Organization for Migration

 

PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI

 
Central Bank of Egypt: http://www.cbe.org.eg/
National bank of Egypt: http://www.nbe.com.eg/
Bank of Alexandria: http://www.alexbank.com/
Banque du Caire: http://www.bdc.com.eg/
Principal Bank for Development and Agricolture Credit: http://www.pbdac.com.eg/


 

 
 
 
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
(3) La certificazione halal, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero. Halal è un termine arabo che vuol dire “lecito”, cioè fatto a regola, secondo i dettami della shari’a, la legge coranica.
Halal Italy Authority - è l'Organo ufficiale di Certificazione di Qualità Halal in Italia, riconosciuto da MUI (Majelis Ulama Indonesia), in rappresentanza dell'Autorità Internazionale di Certificazione Islamica (Halal International Authority - HIA) riconosciuta dalle Organizzazioni Governative, Organizzazioni non Governative, Associazioni dei Consumatori Halal e dalle Autorità e Rappresentanze Religiose dell'Islam nel mondo.
La certificazione halal può essere rilasciata anche da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica).
(4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
SGS Monitoring: http://www.sgsgroup.fr/